In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Commento
Il primo commento tocca a me, uno degli “anziani” del popolo a cui parla Gesù (eh sì, perchè “presbitero” [che in teologhese significa prete] vuol dire proprio anziano!), uno dei contadini di cui parla la parabola. E il richiamo che fa a noi preti, ma in fondo anche a tutti i nostri “aiutanti” (cioè tutti quelli che aiutano ad annunciare il Vangelo) è due volte duro:
- la tua parrocchia (o movimento, o associazione) nella quale ti dai da fare non è “tua” e neanche “vostra”, ma ti è data solo in affitto. Cosa potrebbe significare nel concreto questo cambio di prospettiva?
- Il Signore manda ogni tanto nella tua parrocchia/associazione/movimento dei suoi servi “a ritirare il raccolto”. Chi potrebbero essere ‘sti servi? E’ importante capirlo, perchè in base a come li si tratta dipende il futuro del nostro essere “affittuari”!
Pensaci su, chiedi al Signore che ti aiuti a capire e magari discutine con qualcuno, ma in ogni caso occhio alle risposte immediate o a quelle troppo criptiche.
Nel frattempo buon tutto e ricordati che, per quanto faticoso sia, lavorare nella vigna del Signore è una delle cose più umanizzanti che esistano. Ciaoooooooo
Don Gabriele “Gacio” Leone