In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
In questa Domenica si ricorda il Battesimo di Gesù, possiamo dividere il brano di Marco in 2 parti.
Nella prima sono concentrate le parole di Giovanni, parole con le quali Giovanni riconosce la sua piccolezza e la sua povertà rispetto a Dio, annunciando l’arrivo di colui che battezzerà in Spirito Santo ed è proprio questa consapevolezza della grandezza di Dio che può portarci alla salvezza, riconoscendo la nostra povertà e il nostro peccato e cercando in Dio la salvezza e la purificazione a partire dal Battesimo.
Nella seconda parte invece Marco scende nell’intimo di Gesù durante il suo Battesimo, illustrandoci passo dopo passo ciò che egli vede e vive fino alle parole che Dio stesso pronuncia annunciandolo come suo figlio, narrandoci l’esperienza che tutti noi viviamo il giorno del nostro Battesimo con lo Spirito che ci rende, come Gesù, figli di Dio e ci purifica dal peccato originale.
Possiamo utilizzare questa giornata per ricordare e rinnovare le nostre promesse battesimali e condividere con gli altri la gioia e la bellezza della nostra vita cristiana cercando di raggiungere e convertire anche coloro che non hanno vissuto la gioia del Battesimo.
Filippo