In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Ci risiamo.
Verrebbe da dire – Ma guarda quei due!!! Stanno cercando di saltare la fila!!! –
Si perché Giacomo e Giovanni si comportano proprio come quelli che di nascosto (ma poi neanche tanto di nascosto) superano e sgomitano per aggiudicarsi i primi posti.
Fin da piccoli ci spiegano (quasi di nascosto ma poi neanche tanto di nascosto) che bisogna arrivare primi, che bisogna essere bravi, che bisogna essere furbi…insomma, che se sei un vincente vale la pena vivere, se no che vita è?
Uno degli aspetti interessanti di questo brano del vangelo di Marco, è proprio la seconda risposta che Gesù dona ai suoi due amici, che diventeranno Apostoli. Gesù dice loro – Voi non sapete quello che chiedete – .
E noi?
Noi sappiamo cosa chiediamo a Gesù?
Sappiamo cosa è meglio chiedere affinché la vita valga la pena di essere vissuta?
Mi sembra che da questo dipendano un bel po’ di cose…
Oggi per certi aspetti è più facile chiedere ed ottenere qualcosa. Qualche bugia e un po’ di soldi ci danno l’illusione di ottenere sempre quello che vogliamo. Con mamma e papà così come in politica, al lavoro come nelle relazioni tra amici, fidanzati e tra marito e moglie.
Quando Gesù dice che chi vuole diventare grande deve essere servo e chi vuole diventare primo deve essere schiavo di tutti, sembra proprio volerci dire che certe cose non si chiedono…certe cose si guadagnano con fatica e qualche sacrificio, in una parola con il servizio.
Quando operiamo PER gli altri e CON gli altri, diamo veramente gloria a Dio e non dobbiamo nemmeno più chiedere, perché in quel momento siamo già al fianco di Gesù nella costruzione del Regno dell’Amore.
Stefano